Si intitola “La salute vien pensando – percorsi di empowerment per uno stile di vita sostenibile” il progetto della Fondazione di Comunità del Salento che partirà a breve nell’ambito del Bando Puglia Capitale Sociale 3.0.
La mission di progetto è quella di promuovere luoghi di comunità in cui i ragazzi e le ragazze possano ritrovarsi e costruire insieme un percorso partecipato e sostenibile intorno al grande tema di una “vita sostenibile” che abbracci uno stile di vita corretto e consapevole, a concepire dal bisogno di promuovere e diffondere una vera educazione alimentare in linea con stili di vita a misura di persona.
‘Del resto – afferma la progettista Raffaella Arnesano – l’Osservatorio Epidemiologico del Ministero della Salute ha stimato negli ultimi anni un aumento dei disturbi alimentari nei bambini e nei ragazzi di circa il 30%. Un autentico campanello d’allarme ‘.
Sembra sia passato tanto tempo dalla nefasta pandemia eppure gli effetti sono tutti ancora ben evidenti nella nostra società e a pagarne le conseguenze sono soprattutto i più giovani tanto è vero che l’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, parla di uno specifico “trauma collettivo da Covid-19” che ha logorato la capacità di adattamento e di resilienza soprattutto delle famiglie più fragili. Gli effetti della pandemia hanno avuto e continuano ad avere su bambini e adolescenti, soprattutto i più vulnerabili, gravi ripercussioni non solo a livello fisico, ma anche a livello psicologico ed emotivo.
Il rapido e repentino cambiamento delle abitudini ha provocato un generale disorientamento, privando e stravolgendo gli ordinari spazi educativi, ricreativi e sportivi, nonché i tempi che li scandivano.
La pandemia da Covid-19 e le conseguenti misure di contenimento hanno avuto un impatto senza precedenti sugli equilibri di tutti i cittadini, colpendo non solo la salute fisica ma anche quella mentale e il benessere dell’intera società.
La rete dei partner di progetto (Impresa Sociale “Sistema Sviluppo Salento”, Lilt Lecce, Fai Cisl Lecce e Oltre Mercato Salento), insieme al soggetto capofila (la Fondazione di Comunità del Salento), vogliono porre in essere una serie coordinata di strumenti di resilienza e di autodeterminazione indispensabile per superare le molteplici problematiche generate dalla situazione pandemica i cui effetti però continuano a persistere: disturbi alimentari, mancanza di movimento, mancanza di relazioni sociali, isolamento.
Le indagini che si sono realizzate negli ultimi anni parlano chiaro, con dati inequivocabili.
L’Osservatorio Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza ha indagato gli effetti collaterali che la pandemia ha generato sui ragazzi e sulle ragazze mettendo insieme e analizzando una serie di analisi provenienti da istituzioni differenti e delineando un profilo generalizzato di forte disagio e disorientamento.
Particolarmente interessante l’indagine di Telefono Azzurro e Doxa Kids: dalle rilevazioni della prima ondata, il 30% dei genitori ha riscontrato nei figli un uso eccessivo dei social network, nel 25% cambiamenti nell’alimentazione e nel ciclo sonno-veglia, nel 18% sono stati riportati isolamento e ritiro sociale (25% tra i preadolescenti).
Dal rapporto “Riscriviamo il futuro” pubblicato da Save the Children si evincono invece le criticità rispetto al rischio di dispersione scolastica. Difficoltà delle connessioni e fatica a concentrarsi nel seguire la didattica dietro uno schermo hanno portato quattro studenti su dieci a dichiarare di avere avuto ripercussioni negative sulla capacità di studiare.
Gli adolescenti si definiscono stanchi (31%), incerti (17%), preoccupati (17%), irritabili (16%), ansiosi (15%), disorientati (14%), nervosi (14%), apatici (13%), scoraggiati (13%). Sensazioni negative di cui parlano prevalentemente con la famiglia (59%) e gli amici (38%), ma che per più di uno su cinque rimangono un pesante fardello da tenersi dentro. Un “anno sprecato” per quasi un adolescente su due (46%), in cui quasi sei studenti su dieci sostengono di aver subito ripercussioni negative sulla propria capacità di socializzare.
Con il progetto “La salute vien pensando – percorsi di empowerment per uno stile di vita sostenibile”, la Fondazione di Comunità del Salento e la rete dei partner, nell’arco temporale dei 12 mesi previsti dal progetto) vogliono porre in essere una serie di attività che possano fungere non solo da argine ma anche da ‘buona prassi’ da diffondere il più possibile sul territorio. La progettualità posta in essere si articola in vari step:
– “I dialoghi sulla sostenibilità – perché scegliere percorsi di vita sana e consapevole”. Si costituirà un gruppo multidisciplinare (psicologi, sociologi, comunicatori, formatori, volontari) che aprirà il dialogo, in maniera positiva e partecipata, con i giovani adolescenti del territorio salentino. A tal proposito, si concorderanno all’interno di 6 scuole (target 11- 17 anni) dei percorsi didattici incentrati sulla metodologia partecipata della biblioteca vivente; uno strumento ideato per rompere stereotipi e diffidenze, promuovendo la conoscenza e il dialogo. La Biblioteca Vivente è una vera e propria biblioteca, con lettori, bibliotecari e un catalogo di titoli. I libri sono persone in carne ed ossa (medici, genitori, volontari, nutrizionisti, ambientalisti, ecc.) che si mettono a disposizione dei lettori per raccontare la propria storia. Attraverso la Biblioteca Vivente, una metodologia riconosciuta dal Consiglio d’Europa all’interno della campagna ‘Tutti Uguali Tutti Diversi’, si intende offrire l’opportunità di entrare in contatto con persone con cui nella quotidianità non si ha occasione di confrontarsi ma che possono cambiare il “punto di vista” e “ingaggiare” gli adolescenti nell’adozione di stili di vita sani e consapevoli.
– Percorsi di educazione al paesaggio per lo sviluppo di una società sostenibile, con stili di vita sani e consapevoli. Sono previste 6 passeggiate ecologiche intergenerazionali.
– Laboratori pratici per bambini e bambine: i laboratori rivolti ai bambini delle scuole primarie (target 6 – 10 anni) verteranno sulla conoscenza dei cibi e del territorio da diversi punti di vista: si partirà dalla raccolta di frutta e ortaggi, per giungere alla preparazione degli stessi prodotti in cucina, sperimentando ricette della tradizione e anti-spreco. L’approccio dell’imparare facendo (learning by doing) stimolerà non solo la curiosità e la motivazione dei più piccoli, ma consentirà agli stessi di essere protagonisti del laboratorio e di sentirsi corresponsabili nella salvaguardia dell’ambiante. I 10 laboratori saranno sviluppati presso fattorie didattiche, aziende sostenibili, parchi cittadini.
– Incontri di sensibilizzazione sul tema– il camp della sostenibilità. Si organizzerà un camp di tre giorni sul benessere e la sostenibilità. Il camp sarà aperto a specialisti del settore e promuoverà seminari e laboratori sui temi in oggetto.
– Attivazione di percorsi Pcto (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento): in continuità con gli incontri, studenti e studentesse dell’istituto di scuola superiore con indirizzo agrario e/o alberghiero, avranno l’opportunità di svolgere le ore di Pcto presso la Gelateria Sociale “Defriscu”.