La riscoperta dell’agricoltura: un nuovo modello di comunità è il titolo dell’Evento che si è tenuto il 27 giugno presso le sale del Comune di Lecce che ha gentilmente ospitato l’iniziativa.
In un contesto di grande condivisione è stato presentato dal Segretario Generale della Fondazione di Comunità del Salento Gabriele Ruggiero, il progetto Agricoltura Sociale 4.0. Un progetto che coinvolge in modo concertato e strutturato una serie di attori della Città di Lecce, per questo primo step. Grazie al supporto in primis dell’Arcivescovo di Lecce Mons. Seccia, sono stati messi a disposizione alcuni terreni in possesso di Cooperative, Aziende ed Enti al fine di avviare un percorso di reinserimento lavorativo rivolto a persone in difficoltà socio-economica. Il progetto realizzato dalla Fondazione in collaborazione strategica sia con gli enti, come il Comune di Lecce e la Caritas Diocesana di Lecce è co-finanziato dalla Caritas Italiana nell’ambito del programma nazionale “Terra Madre”. Il modello che si è avviato mette su di un unico tavolo tre settori che molto spesso sono contrapposti, quello del terzo settore, quello dell’impresa e quello degli enti pubblici, in un’azione congiunta e sinergica, al fine di avviare azioni di sviluppo locale che garantiscano sostegno per le persone.
Dopo l’intervento tecnico, si sono alternate le testimonianze di Don Raffaele Bruno, Presidente della Cooperativa agricola Terrae Ficulae di Frigole, del direttore della Caritas di Lecce, Don Attilio Mesagne, del Sindaco di Lecce Carlo Salvemini, della Presidente della Fondazione Ada Chirizzi e del Referente nazionale di Caritas Italiana Francesco Marsico, il tutto moderato dalla piacevole conversazione con Daniele Ferrocino Presidente di Federsolidarietà Puglia a e Direttore di Comunità Emmanuel. La tavola rotonda ha portato essenzialmente due punti essenziali dell’azione, il primo legato al fatto che la Fondazione di Comunità del Salento è un laboratorio aperto all’ascolto e alla progettualità del territorio e il secondo, quello di non fermare le progettualità avviate, ma farle proseguire e amplificare sul territorio, grazie alla presenza di persone illuminate che vogliono collaborare e operare con la Fondazione.
Il tutto è stato realizzato con il supporto dei tanti volontari e sostenitori della Fondazione di Comunità del Salento, che si sta riscoprendo e realizzando come punto di riferimento per il territorio salentino.