Un gioco di squadra, un autentico gioco di squadra quello che vede protagoniste la Fondazione di Comunità del Salento e la Fondazione Peppino Vismara.
Per consolidare la struttura operativa della Fondazione di Comunità del Salento, infatti, e poterla rendere operativa e ancora più incisiva nel raggiungimento degli obiettivi ambiziosi che si pone era necessario un sostegno concreto. E questo sostegno è stato offerto da Fondazione Peppino Vismara con un finanziamento che vuole essere un investimento sul futuro, su quel futuro che come ha detto l’antropologo Arjun Appadurai è ‘…il più grande fatto culturale del nostro tempo’.
La Fondazione Peppino Vismara è un ente di diritto privato nato dall’intuizione di Peppino Vismara, imprenditore lombardo, che ha sempre creduto nella cultura del dono mettendo a disposizione il proprio patrimonio per chi si trovava nel bisogno.
La Fondazione è attiva dal 1980 e sostiene iniziative promosse da organizzazioni no profit in ambito sociale, con particolare attenzione alle fasce più emarginate della popolazione, alle famiglie e ai giovani.
Negli ultimi 20 anni ha contribuito alla realizzazione di oltre 900 progetti in Italia e all’estero. Il suo impegno in Italia è particolarmente attivo in Lombardia – dove ha sede – e nel Sud Italia.
Fondazione di Comunità del Salento si è attivata immediatamente per la costituzione di uno staff che coadiuvasse il Cda nell’ambito della progettazione sociale e della comunicazione. Passa da qui una vera e propria ri-organizzazione che vuole mettere in primo piano sia i soci fondatori che i soci sostenitori che si potranno affiancare in forma parziale e/o temporanea per l’attivazione di nuove progettualità e/o azioni. Si possono infatti ipotizzare per ogni socio degli ambiti di intervento la cui realizzazione può risultare più conveniente all’interno dell’operatività della FCS, anziché in autonomia.
Tuttavia è evidente che il pieno sviluppo delle direttrici di lavoro della Fondazione di Comunità del Salento non può che realizzarsi attraverso un ampliamento e consolidamento dello staff.
Per l’attivazione delle nuove posizioni di staff, si sono previste azioni specifiche di:
- scouting e selezione del personale, favorendo l’inserimento di giovani anche attraverso l’utilizzo di strumenti di alternanza ed integrazione fra percorsi formativi e percorsi lavorativi;
- team building, per il miglioramento continuo delle motivazioni dei singoli membri dello staff e delle potenzialità del lavoro di squadra;
- monitoraggio e valutazione delle performances al fine di sviluppare percorsi permanenti di formazione e aggiornamento sul campo.
Ovviamente puntare sui giovani richiede azioni delicate ma ferme di accompagnamento e coordinamento che dovranno essere garantite dal Consiglio di Amministrazione. Pertanto sono state assegnate deleghe formali alle/ai Consigliere/i per permettere loro di affiancare il personale di staff nelle varie aree e funzioni operative.
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