Approvato con il CDA del 25 febbraio u.s. le linee programmatiche della Fondazione di Comunità del Salento. Linee programmatiche che individuano gli intenti dei primi 6 mesi di vita dell’Ente che si prefigge lo scopo di offrire opportunità al nostro territorio.
Tratto dal documento approvato:
Per una fondazione grantmaking (di erogazione), l’attività erogativa è per definizione l’attività istituzionale insieme alla gestione del patrimonio. Per garantire un flusso puntuale e trasparente di informazioni tra la Fondazione ed i beneficiari è indispensabile che vengano date istruzioni e informazioni chiare, organiche e tempestive.
Pertanto lo scopo principale della Fondazione di Comunità del Salento (FCS) è quello di promuovere le donazioni indipendente dal limite territoriale di intervento. Essa aiuta tutti coloro che desiderano destinare risorse al perseguimento di finalità d’utilità sociale. Partendo dagli ideali, disponibilità e necessità del donatore, ma anche dalle sue caratteristiche soggettive (persona, impresa, ente) essa può proporre un ventaglio di soluzioni, così da permettergli di conseguire i propri scopi e di vivere pienamente il piacere del dono.
In particolare la fondazione può aiutare il donante o “donors” nella costituzione di un fondo, sia esso permanente o temporaneo, o in alternativa, nel finanziamento di specifiche iniziative.
La FCS dispone per il primo anno di una rendita destinata alla progettualità, limitata dalle esigenze organizzative iniziali, pertanto l’erogazione di contributi sarà prevista a partire dal secondo semestre dell’anno di costituzione e comunque previa valutazione preventiva degli organi preposti e delle successive azioni patrimoniali di incremento. Per offrire comunque un contributo concreto e reale al territorio si è scelto di perseguire la via dell’erogazione di servizi di assistenza e consulenza per il fundraising, per lo sviluppo degli enti non profit del territorio, per il marketing sociale e relazionale.
La Fondazione di Comunità del Salento intende pertanto promuovere attraverso degli avvisi pubblici e comunicazioni mirate l’azione di sostegno agli enti del territorio, offrendo “servizi” invece di risorse economiche, miranti al supporto progettuale e consulenziale, al reperimento di fondi, allo sviluppo di progetti in regime di partnership.
I criteri di scelta delle “Buone Cause” sostenibili dalla Fondazione rimangono nella più ampia discrezionalità del Consiglio di Amministrazione, ma le procedure tecniche di valutazione e di scelta delle progettualità e dei soggetti da sostenere devono essere assolutamente supportate da un livello professionalmente e deontologicamente irreprensibile, ciò per garantire un buon livello di imparzialità delle scelte, ma soprattutto per non danneggiare l’immagine della Fondazione e delle persone che l’hanno costituita.Per il biennio 2014/15 si intende offrire priorità a tre linee di intervento specifico individuate in funzione della lettura del contesto territoriale di riferimento sino alla data della redazione e sulla base delle informazioni desunte dall’analisi dei fabbisogni che è stata condotta in modo diretto dalla Fondazione e che si propone come principale progetto iniziale definitivo da perseguire costantemente anche per il futuro:
2. sostegno al reinserimento lavorativo di soggetti in condizione di svantaggio, anche attraverso forme di microfinanza per il supporto allo start up d’impresa, riqualificazione;
3. sviluppo di politiche di microcredito non collegate all’imprenditoria, ma miranti anche al sostegno diretto delle fasce più deboli.